martedì 9 novembre 2010

UN MILIARDO ALL'UNIVERSITA'? NON GIOCHIAMO CON I NUMERI!

COORDINAMENTO NAZIONALE DEI PROFESSORI ASSOCIATI
http://www.professoriassociati.it

COMUNICATO STAMPA
8 novembre 2010

UN MILIARDO ALL'UNIVERSITA'? NON GIOCHIAMO CON I NUMERI!

Il Coordinamento Nazionale dei Professori Associati prende atto con profondo
stupore dell'annuncio del Ministro Giulio Tremonti dello scorso 5 novembre,
secondo cui il Governo intenderebbe destinare nella prossima finanziaria un
miliardo di Euro all'Università.

Quel che purtroppo non emerge dai titoli trionfalistici dei giornali di questi
giorni è che tali somme non costituiscono un finanziamento aggiuntivo, ma
piuttosto semplicemente parziali e del tutto insufficienti restituzioni di una
minima parte dei tagli operati in questi ultimi due anni, e precisamente:
- 700 milioni, oltre tutto previsti unicamente per il prossimo anno,
corrispondono all'incirca alla metà del taglio al Fondo di Finanziamento
Ordinario dellUniversità, con il risultato che gli Atenei statali sconteranno
comunque una riduzione dei propri bilanci di almeno l'8%, con incertezze
immutate già per l'anno successivo. La vera notizia dunque è che 700 milioni
sono l'ammontare del taglio previsto per il 2011!!!
- 200 milioni sono destinati a garantire il diritto allo studio, a ripianamento
dell'incredibile taglio che nel 2010 aveva visto crollare l'importo per gli
studenti a soli 99 milioni (il livello più basso degli ultimi dieci anni!).
Tutto ciò mentre il ddl Gelmini-Tremonti prevede di azzerare il contributo
dello stato agli studenti meritevoli e privi di mezzi, per passare alla logica
del credito agevolato! In un paese dove la disoccupazione giovanile è la più
alta d'Europa e la laurea non serve più a trovare lavoro!!!
- 90 milioni circa serviranno per ridurre (ma solo una-tantum, senza recuperare
i danni permanenti) parte dei tagli alle retribuzioni dei docenti operati lo
scorso luglio e per finanziare una minima parte dei 9000 concorsi riservati a
professore associato promessi ai ricercatori universitari per indebolirne la
ferma contrarietà al ddl Tremonti-Gelmini (con il solito vecchio stile da
"prima repubblica": un tempo si sarebbe detto che "un titolo di cavaliere e un
sigaro toscano non si negano a nessuno", ora semplicemente si gettano in pasto
briciole a pochi aspettandosi che ci caschino tutti, iniziando ad
accapigliarsi).

Il Coordinamento ribadisce che, anche nel caso queste risorse arrivassero,
sarebbero del tutto insufficienti, trattandosi di un recupero parziale dei
tagli già operati, appena sufficiente alla mera sopravvivenza degli Atenei (e
forse nemmeno di tutti). Non si tratta certo dei "fondi per la riforma
dell'università" trionfalisticamente annunciati anche ieri a Cernobbio dal
Ministro Gelmini.
Il vero problema resta il definanziamento del sistema dell'Università e della
ricerca pubblica e un inaccettabile ddl Gelmini-Tremonti, espressione di una
visione verticistica e vetero-baronale degli Atenei, a tutto danno di
autonomia, responsabilità, merito e democrazia.

Il Coordinamento Nazionale
dei Professori Associati
http://www.professoriassociati.it