venerdì 24 dicembre 2010

NON E' FINITA! E' SOLO L'INIZIO.....

Riforma Gelmini, i professori di Bologna
"Pronti al referendum abrogativo"
Se il Ddl dovesse essere approvato, i docenti dell'Alma Mater inizieranno a raccogliere le firme nelle aule universitarie ai margini delle lezioni: "Siamo preoccupati per il futuro, vicini a ricercatori e studenti"

Riforma Gelmini, i professori di Bologna "Pronti al referendum abrogativo"

Sono pronti a raccogliere le firme nelle aule universitarie, a margine delle lezioni i "professori preoccupati", così si definiscono. Preoccupati per le conseguenze che l'eventuale parrovazione del ddl gelmini sull'università comporterà per il futuro di studenti, ricercatori e professori stessi. Se il ddl passerà, infatti, nascerà un referendum abrogativo.

I "professori preoccupati" hanno stilato una piattaforma di sette punti, sulla quale stanno raccogliendo adesioni fra i docenti bolognesi. "Non stiamo coinvolgendo ricercatori e studenti - ha spiegato Maurizio Matteuzzi, che insegna filosofia del linguaggio - perché, pur condividendo le loro posizioni, vogliamo dimostrare che non è vero che i docenti sono d'accordo con la riforma Gelmini".

I 'professori preoccupati' chiedono di mantenere la natura rigorosamente pubblica della ricerca, rispetto dell'autonomia nella definizione delle strutture amministrative, valutazione in tempi certi dei docenti e periodicità affidabile dei concorsi.
Chiedono anche fondi pubblici per garantire il diritto allo studio ed impegni di lungo periodo come l'allineamento alla media Ocse del rapporto studenti-professori e della spesa per la ricerca in rapporto al Pil.

Un impegno diretto del mondo universitario. "Vogliamo che il comitato per un eventuale referendum - ha detto Matteuzzi - venga promosso dal mondo accademico con le Università che raccolgono direttamente le firme, con un sussulto d'orgoglio del nostro mondo. E vogliamo anche che l'ateneo bolognese prenda una posizione: non siamo d'accordo sul fatto che il nostro, essendo virtuoso, tenda a salvare se stesso". Una delle richieste dei "professori preoccupati" è quello che l'Ama Mater esca dalla Crui, che ha sostanzialmente appoggiato la riforma Gelmini.