lunedì 28 giugno 2010

CONTRO ddl GELMINI e MANOVRA FINANZIARIA

CONTRO ddl GELMINI e MANOVRA FINANZIARIA
si RAFFORZA la PROTESTA nelle UNIVERSITA’

La manovra-rapina diventerà legge entro la fine di luglio e, nonostante la
bagarre degli emendamenti, il saldo resterà invariato. Lo ha chiarito più
volte il ministro Tremonti che ha mostrato di non voler abbandonare la linea
della durezza contro i dipendenti pubblici che sono per ora le vittime
sacrificate alla crisi provocata da banche, finanzieri e speculatori vari.

Non ci sono investimenti ma solo tagli che peggiorano le condizioni di
sofferenza di tutte le Amministrazioni Pubbliche così come determinate
dalla finanziaria triennale del 2008 (Legge 133/08).

L’Università Pubblica rappresenta un pezzo importante estremamente
“ricco” nel disegno generale di smantellamento dei servizi e dei
lavoratori pubblici a favore dell’interesse e profitto privato.

Mentre la cancelliera Merkel in Germania per contrastare la crisi investe 12
miliardi di euro su Università e Ricerca Pubblica, in Italia si rilanciano
sacrifici, espropri salariali e previdenziali; si tagliano finanziamenti ed
occupazione, addirittura si dimezza il lavoro precario. Solo chi è in
malafede può sostenere la necessità dei sacrifici dei lavoratori per
battere la crisi.

Il DL 78/2010 (manovra economica) e il ddl 1905 (riforma Gemini) sono al
centro di una dura lotta di contrasto che RdB USB sostiene insieme a tutte
le Organizzazioni e le Associazioni dell’Università. RdB USB non è
disponibile, però, ad alcuna mediazione basata sulla ripartizione
“equa” di sacrifici per i lavoratori dipendenti, né su “emendamenti
governativi” che potrebbero accontentare piccoli interessi particolari e
corporativi, ma lasciare inalterato il disegno complessivo di un processo
politico che, oltre a spezzare la schiena a tutti i lavoratori
dell’Università, nega il rilancio dell'Università come motore di
riqualificazione e innovazione produttiva.

Se gli operai, sotto ricatto occupazionale, a Pomigliano hanno la forza e
l’orgoglio di votare NO, da tutte le componenti universitarie pretendiamo
di più, perché in gioco c’è il futuro del sistema dell’Alta
Formazione e Ricerca Pubblica nel nostro paese. Lo dobbiamo agli studenti e
alle loro famiglie, lo dobbiamo ai precari, lo dobbiamo al personale
tecnico-amministrativo e ai docenti “meritevoli” non ai “baroni”
faccendieri, lo dobbiamo ai giovani di talento che in ogni disciplina
scientifica ed umanistica continuano a fare la fortuna degli altri paesi nel
mondo, mentre in Italia continuano a “vincere” vecchi, clientele,
asserviti portaborse, corrotti e corruttori …

ADI, ADU, AND, ANDU, APU, CGA, CISAL, CISL-Università, CNU,
CONFSAL-CISAPUNI-SNALS,
FLC-CGIL, LINK-Coordinamento Universitario, RdB-USB Pubblico Impiego, RETE
29 APRILE,
SNALS-Docenti Università, SUN, UDU, UGL-Università e Ricerca, UILPA-UR

Le Organizzazioni e le Associazioni dell’Università, nel riconfermare il
giudizio negativo sul DDL 1905 sull’Università che l’Aula del Senato si
appresterebbe a discutere e sulla Manovra finanziaria che colpisce
pesantemente l’Università e coloro che vi operano, registrano con
soddisfazione la crescita di una mobilitazione sempre più adeguata alla
gravità della situazione: Organi collegiali e Assemblee hanno deciso o
stanno decidendo forme di protesta che recepiscono le indicazioni delle
Organizzazioni e delle Associazioni universitarie (astensione dei professori
e dei i ricercatori dai compiti didattici non obbligatori per legge e
partecipazione il 1 Luglio alle Assemblee di Ateneo nei Rettorati con
occupazione simbolica degli stessi) e in molti casi vanno anche oltre
(invito alle dimissioni dalle cariche accademiche e sospensione
dell’attività didattica).
Le Organizzazioni e le Associazioni dell’Università, per intensificare la
protesta, indicono dal 5 al 9 luglio una Settimana nazionale di
mobilitazione di tutte le componenti (docenti, precari,
tecnico-amministrativi, studenti) durante la quale, tra l’altro, convocare
Assemblee permanenti di Facoltà e di Ateneo, anche al fine di coinvolgere
pienamente gli studenti.
Si invitano fermamente i Rettori e gli altri Organi accademici a non
intraprendere azioni che in qualsiasi modo ostacolino la protesta.



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USB - Unione Sindacale di Base
Federazione Provinciale di Salerno
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