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Bruna Mancini - Letteratura inglese - Materiali

Questo blog è dedicato essenzialmente agli studenti dei miei corsi e ai laureandi che hanno scelto di fare la tesi di laurea con me come relatrice. E' un modo per farvi avere notizie e comunicazioni. Buon lavoro a tutti!

venerdì 26 marzo 2010

Pubblicato da Bruna Mancini - materiali alle 11:33
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Avviso urgente.

L'appello di Letteratura inglese I e II (Prof. C. Bruna Mancini) del 10 settembre 2013 sarà l'ultimo in cui sarà possibile portare programmi anteriori a quelli svolti nell'A.A. 2009-10. Dopo l'appello di settembre 2013 gli studenti potranno fare esami solo sui programmi svolti a partire dal 2009-10.


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Aprile 2010 - Giornata in onore di Caryl Phillips

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linee guida per la tesi di laurea

Linee guida per stilare una tesi di laurea (da un’idea della Prof. M. Parlati)


Leggere Come si fa una tesi di laurea di Umberto Eco (Milano, Bompiani) è un primo passo essenziale.

FASE 1: Ricerca

ved. elenco di siti web utili ed affidabili e banche dati (MLA, JSTOR, Project MUSE, LION)
Repertori bibliografici a stampa o in cd-rom:
British National Bibliography
British Books in Print
Catalogo dei libri italiani in stampa
Dictionary of National Biography
Cambridge Bibliography of English Literature
Year’s Work in English Studies


Si possono visionare le bibliografie anche in manuali di storia della letteratura aggiornati, come quelli editi da Cambridge University Press, Oxford University Press, Macmillan, Routledge.

Soprattutto ricordare che la tesi è una prova di discorso critico in cui esercitare le proprie capacità di reperire informazioni e argomentare le proprie opinioni; ovvero, portare avanti una propria
‘tesi’, una propria lettura, scientificamente accurata, di un determinato argomento dopo aver attentamente studiato e vagliato tutto il materiale disponibile:

lemma tè|si (dal dizionario della lingua italiana di De Mauro)

s.f.inv.
1 proposizione, affermazione, enunciazione la cui validità si fonda su determinate argomentazioni: sostenere, confutare una t.; una t. condivisibile, inconfutabile, insostenibile; secondo la t. di qcn., stando alle t. di qcn.

2 scol. tesi di laurea | tesi di dottorato

3a assunto spec. filosofico, teologico o scientifico che si discute per dimostrarne la validità rispetto ad altri: la t. sull’origine dell’universo, le t. sull’immortalità dell’anima

3b filos., nella filosofia kantiana, elemento positivo cui si contrappone l’antitesi | nella filosofia hegeliana, primo elemento della triade dialettica che precede l’antitesi con cui è in contrasto

4 mat., nell’enunciazione di un teorema, la proposizione che il teorema vuole dimostrare partendo dalle premesse dell’ipotesi

5 metr., nella metrica greca, il tempo forte del piede | nella metrica latina, il tempo debole su cui non cade l’ictus | nella metrica moderna, la sillaba su cui non cade l’accento

6 mus., unità ritmica in battere corrispondente al tempo metrico for



FASE 2: Schedatura del materiale reperito

Una volta reperito il materiale, questo non va semplicemente letto, ma studiato e
‘conservato’ in modo da non perderne traccia. Si consiglia di procedere con operazioni di schedatura di ogni testo reperito, ricopiando i brani che risultano più importante ai fini della propria ricerca. In genere sono preferibili brani non troppo lunghi e di senso compiuto.
Per segnalare le omissioni, ovvero quando delle sezioni del testo non sono ritenute importanti ai fini della propria ricerca e vengono “saltate”, si usa […]
Si consiglia di “intitolare” ogni scheda con una o più parole chiave per rintracciare e riutilizzare immediatamente il brano che serve. Esempio:

Dickens, sperimentatore
Dickens va visto come uno sperimentatore che scava tra gli enormi detriti depositati dalla tradizione narrativa, con la piena coscienza che i fenomeni connessi all’esplosione di una società industrializzata e largamente urbana trovano forme ed espressione nelle nuove forme dell’immaginazione, tanto duttile da passare dal comico al tragico, da dialogare con i lettori e da beffarli […], da farsi di volta in volta discorso sul sociale e riflessione sempre più angosciosa del privato.
C. Pagetti, “La scena letteraria medio-vittoriana”, in L’Impero di carta, Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1994, p. 50



FASE 3: Organizzazione indice

Si tratta della fase più complessa. Eco suggerisce una tripartizione della tesi; quindi una suddivisione in tre capitoli (ma non è un obbligo), con una Introduzione e una Conclusione. L
’uso di immagini va usato solo se sono parte integrante del discorso sviluppato nella scrittura. Anche le appendici, se non fondamentali, vanno evitate, come le interviste. Inoltre, ogni parte del lavoro (ogni capitolo ed ogni paragrafo) dovrebbe avere un titolo, in modo da sapere, prima di iniziare a scrivere, dove collocare il materiale reperito e schedato.


FASE 4: Scrittura
La tesi va scritta in italiano, per rispetto all’istituzione che vi concederà il titolo di dottore. Comunque, tutti i testi letti in inglese vanno citati in lingua originale, senza traduzione.
La divisione in capitoli e in paragrafi è essenziale per evitare di ripetere gli stessi concetti. Questo differenzia la lingua parlata da quella scritta. Quindi bisogna evitare frasi sempre uguali e troppo semplice/o semplicistiche. Dopotutto la tesi si scrive dopo aver letto e analizzato tanti libri e questi devono “venir fuori”. Perciò, vanno evitate le frasi banali, ma soprattutto NON VANNO COPIATI TESTI per intero (o quasi per intero) senza citarli in nota e tra virgolette. La tesi deve dimostrare una capacità critica, perciò è consigliabile non tradurre testi da altre lingue facendoli passare per vostri: il plagio è un reato punibile penalmente è la tesi è un atto pubblico.
Nella scrittura bisogna conservare il necessario distacco: non si tratta di “freddezza” o di “mancanza di personalità” nella scrittura, ma di prendere coscienza del senso del vostro lavoro e della vostra posizione di “studiosi”; inoltre vi evita di scrivere come se si trattasse di un tema. Bisogna essere scientificamente corretti.
L’Introduzione si scrive sempre alla fine, quando il lavoro è stato già portato a termine e si possono tirare le somme di quanto è stato fatto e di come è stato realizzato (cosa si vuole dimostrare e come lo si è dimostrato).
Elemento fondamentale è la forma che prende la vostra scrittura. Bisogna stare molto attenti ad evitare errori di ortografia, di grammatica, di lessico. Dopo tutto si tratta della prova finale del vostro corso di studi universitari e dovete dimostrare di saper scrivere nella vostra lingua. Non essere dei scrittori da premio Nobel, ma almeno degli italiani!


Convenzioni tipografiche

Pagina e paragrafi
La tesi va scritta in Times New Roman a corpo 12, interlinea 2, paragrafi giustificati.
Margini della pagina: 2, 2, 2, 3 a sinistra perché c’è la rilegatura.


Citazioni
Le citazioni minori di tre righe vanno riportate nel testo tra “ ” Quelle superiori a tre righe vanno staccate dal testo da uno spazio e vanno riportate a corpo 11, interlinea 1.

Note
Le note vanno a piè di pagina e inserite con la numerazione automatica. Anche questa parte del testo va “giustificata” e deve mantenere gli stessi margini del testo principale.
Questo è l’esempio da seguire:
1. C. Pagetti, L’Impero di carta, Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1994, p. 50.

Ovvero: Nome autore puntato, Cognome, Titolo in corsivo, luogo di edizione, editore, data, p. (se la pagina è una sola) o pp. (se si tratta di più pagine) e punto finale. Ogni dato è separato da una virgola.

Se il saggio ha due autori:
G. Almansi e E. Baj, Amleto il lunatico, Milano, Ubulibri. 1987.

Se si tratta di un saggio in una raccolta:
Nome autore puntato, Cognome,
“Titolo del saggio tra “” e non in corsivo”, in Cognome e nome del curatore della raccolta, Titolo della raccolta in corsivo, luogo di edizione, editore, data, p. (se la pagina è una sola) o pp. (se si tratta di più pagine) e punto finale.
Esempio:
C. Pagetti, “La scena letteraria medio-vittoriana”, in L’Impero di carta, Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1994, p. 50 (in questo caso Pagetti è autore anche del libro che contiene il saggio)
G. Smith, “The Life and Times of Charles Dickens”, in J. O. Jordan (ed.),Charles Dickens, Cambridge, Cambridge University Press, 2001, pp. 2-3.

(ed) o (eds) naturalmente corrisponde a (a cura di)

Se si tratta di un articolo di una rivista:
Nome autore puntato, Cognome, “Titolo del saggi”o tra “ ” e non in corsivo, Titolo della rivista in corsivo, numero, data, p. (se la pagina è una sola) o pp. (se si tratta di più pagine) e punto finale.
Esempio: S. Wells, “Zeffirelli’s Hamlet”, The Sixteenth-century Journal, XXII, 4, 1991, p. 6.

Una volta che un testo è stato citato, non è necessario ripetere tutti i dati bibliografici in seguito, ma basta mettere nome e cognome, op. cit. in corsivo, pagina. Es:
C. Pagetti, op. cit., p. 55.

Se si citano più testi dello stesso autore, naturalmente, si potrebbe confonderli. In questo caso è opportuno citare anche il titolo del libro (senza casa editrice, luogo di edizione e anno). es.
C. Pagetti, L’Impero di carta, cit., p. 55.

Se si fa riferimento allo stesso testo della nota precedente, ma con pagina diversa, invece di ripetere tutto per esteso si scrive:
Idem, p. 41.

Se si fa riferimento allo stesso testo della nota precedente e alla stessa pagina, si scrive semplicemente:
Ibidem.


Bibliografia
La bibliografia va organizzata in ordine alfabetico, mettendo prima il cognome, poi il nome e tutto il resto di seguito:

Almansi, Guido e Enrico Baj, Amleto il lunatico, Milano, Ubulibri.
1987.
Jordan (ed.), John O., Charles Dickens, Cambridge, Cambridge University Press, 2001.
Pagetti, Carlo, L’Impero di carta, Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1994.
Wells, Stanley, “Zeffirelli vs Hamlet”, The Sixteenth-century Journal, XXII, 4, 1991.

Se ci sono più libri di uno stesso autore, si può evitare di ripeterne il nome e sostituirlo con un trattino lungo:

Eco, Umberto, Baudolino, Milano, Bompiani, 2002.
─, Il nome della rosa, Milano, Bompiani, 1999.
─,Opera aperta, Milano, Bompiani, 2000.


La bibliografia si può dividere almeno in due sezioni:
Bibliografia primaria (i testi di un certo autore, o di più autori a quello contemporanei)
Bibliografia secondaria (testi di riferimento generale, testi critici si un certo autore, su un genere letterario, su un tema specifico)
La bibliografia secondaria può anche contenere una una sezione dedicata alle riviste consultate (coi saggi tratti dalle riviste distinti dai saggi pubblicati in volumi), i siti web consultati, se hanno un valore scientifico, e la filmografia, qualora fosse necessaria.

Attenzione! In inglese le parole significanti di un titolo vanno indicate con la lettera maiuscola (sostantivi, avverbi, verbi, aggettivi) ed è un errore non segnalarle.
Si può scegliere de riportare i nomi (non i cognomi) puntati o per intero. Basta scegliere una modalità e mantenerla in tutta la tesi.
Possa la strada venirti incontro,
possa il vento sospingerti dolcemente,
possa il mare lambire la tua Terra e il Cielo coprirti di benedizioni.
Possa il sole illuminare il tuo volto e la pioggia scendere lieve sul tuo tempo.
Possa Iddio tenerti sul palmo della Sua mano fino al nostro prossimo incontro
(Preghiera celtica)


"Vi chiedo di essere essenzialmente umani, ma così umani da avvicinarvi al meglio di ciò che è umano, purificare il meglio dell'uomo attraverso il lavoro, lo studio, l'esercizio della solidarietà continua con il popolo e con tutti i popoli del mondo ..."
[Ernesto Guevara de la Serna, El Che]

Ho perdonato errori quasi imperdonabili, ho provato a sostituire persone insostituibili e dimenticato persone indimenticabili. Ho agito per impulso, sono stato deluso dalle persone che non pensavo lo potessero fare, ma anch'io ho deluso. Ho tenuto qualcuno tra le mie braccia per proteggerlo; mi sono fatto amici per l'eternità. Ho riso quando non era necessario, ho amato e sono stato riamato, ma sono stato anche respinto. Sono stato amato e non ho saputo ricambiare. Ho gridato e saltato per tante gioie, tante. Ho vissuto d'amore e fatto promesse di eternità, ma mi sono bruciato il cuore tante volte! Ho pianto ascoltando la musica o guardando le foto. Ho telefonato solo per ascoltare una voce. Io sono di nuovo innamorato di un sorriso. Ho di nuovo creduto di morire di nostalgia e… ho avuto paura di perdere qualcuno molto speciale (che ho finito per perdere)… ma sono sopravvissuto! E vivo ancora! E la vita, non mi stanca… E anche tu non dovrai stancartene. Vivi! È veramente buono battersi con persuasione, abbracciare la vita e vivere con passione, perdere con classe e vincere osando, perchè il mondo appartiene a chi osa! La Vita è troppo bella per essere insignificante! (Charlie Chaplin)

Fermare la diffusione del sapere è uno strumento di controllo per il potere perché conoscere è saper leggere, interpretare, verificare di persona e non fidarsi di quello che ti dicono. La conoscenza ti fa dubitare. Soprattutto del potere. Di ogni potere. (Dario Fo, da la Repubblica, 13 giugno 2004)

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Informazioni personali

Bruna Mancini - materiali
Mia email: bruna_mancini@yahoo.it, bruna.mancini@unical.it ------ Mia homepage: http://160.97.46.2/mancini/home.asp ------ Per connettersi a moodle: http://160.97.46.55/moodle/
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alcuni titoli di testi curate

- “Doppi fantascientifici nel Frankenstein di Mary W. Shelley”

- “Le trame dipinte di Virginia Woolf”

- “Il ‘canone’ inverso di Patricia Highsmith

- “Scienza e finzione da Frankenstein a Neuromancer”

- “Donne detective di fine Ottocento: i casi di Miss Cayley e Hilda Wade”

- “La Londra del futuro prossimo di J. G. Ballard: Crash, High-Rise,Millennium People”

- “Scrittura e corpo femminile ne The Mercenary Lover di Eliza Haywood”

- “Ricerca dell’identità artistica al femminile: The Golden Notebook di Doris Lessing”

- “Maschera e travestimento ne The Merchant of Venice”

- “Vampire e femmes fatales tra Ottocento e Novecento”

- “Il mito di Sherlock Holmes tra finzione e realtà”

- The Female Quixote di Charlotte lennox: le parodiche avventure di Arabella, narrate da una scrittrice inglese del Settecento”

- “Il fenomeno della visual poetry e gli esperimenti di Bob Cobbing e Lawrence Upton”

- “The Handmaid’s Tail di Margaret Atwood: donna, corpo e identità”

- “La Londra di Peter Ackroyd”

- “I meccanismi della paura in The Shining”

- “Identità e narrazione in Alias Grace di Margaret Atwood”

- “Altro e altrove in The Buddha of Suburbia”

- “La figura del non-morto dal Gothic Romance ad Interview with the Vampire di Anne Rice”

- “Trasgressione, grottesco e voci femminili: parodia e contaminazione di generi in The Magic Toyshop di Angela Carter”

- “La Londra di Henry James”

- “I mondi alla rovescia in Alice in Wonderland”

- “La poetica dello spazio in Washington Square”

- “Isole della fantascienza: The Island, The Island of Dr. Moreau,Concrete Island”

- “Moll Flanders e la figura del picaro”

- “Prospero’s Books di Greenaway: una riscrittura di The Tempest”

- “La figura femminile in Eve’s Ransom di George Gissing”

- “L’Utopia di Francis Bacon e The New Atalantis di Mary Delariviere Manley”

- “The Tempest e la riscrittura: Shakespeare e Ballard"

- "Northanger Abbey di Jane Austen tra Parodia e Mania"

- "Luci ed ombre su Jack the Ripper: un evento mediatico di fine Ottocento"